Il leader Soldà

Pubblicato su Sciare magazine, 15 febbraio 2024

Il leader è il leader con o senza gli sci. Le caratteristiche che lo distinguono non dipendono dalla presenza della neve o meno. L’ambito non c’entra. Del leader c’entra il carattere. E basta poco per riconoscerlo. Tanto che chiunque ne subisce il fascino, anche chi, magari, non sa elencarne le specifiche qualità.

Scriveva, nel XVI secolo, il Castiglione nel suo trattato “Il Cortigiano” che la principale dote di chi sa distinguersi come guida, come ispiratore, come capo – egli evidentemente non conosceva la parola “leader” – è la “sprezzatura”. Non si tratta di semplice coraggio. Di non temere quello che altri temono, ma di avere quella disinvoltura di fronte alle complessità del mondo che rende ogni suo atto spontaneo e naturale. Mi viene in mente, al riguardo, un aneddoto di un grande alpinista. A 16 anni Gino Soldà è in solitaria su una difficile parete di roccia mai tentata da alcuno. Quando ormai è in prossimità della vetta, s’incroda. Un inaspettato manto erboso lo priva dell’appiglio. E sotto c’è il vuoto. Ha solo 16 anni e quella è tra le sue prime esperienze. Dove altri sarebbero stati presi dal panico, Soldà vive il controllo di sé. È tranquillo. Sereno. Trova, dirà nel suo racconto, se stesso. La difficoltà gli dà concentrazione ed energia che si traducono in movimenti sicuri, di grazia. È in quel preciso momento che capisce che la montagna sarebbe stata la sua vita. Questa è la sprezzatura. Sugli sci è affacciarsi al cancello della Streif di Kitzbuhel con il sorriso e la voglia di scendere a tutta… è il salto di Ghedina.

Arbasino nei suoi ritratti di italiani illustri riconosceva all’Avvocato Gianni Agnelli il talento della sprezzatura. Sosteneva che l’essenza del suo stile non fossero i suoi denari, il suo potere, la sua eleganza nelle foto in barca a vela con i Kennedy, ma appunto la sprezzatura come modo di essere.

Ci sono infinità di manuali sulla leadership ma nessuno spiega come si diventa leader, come si coltiva la dote di trovare equilibrio e disinvoltura nella complessità dei nostri sentimenti nel grande teatro del mondo; equilibrio e disinvoltura nelle piste più difficili.

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